Google+ Troppi infortuni in NBA, ma perchè?
Troppi infortuni in NBA, ma perchè?

Troppi infortuni in NBA, ma perchè?

Le prime vittime sono state Steve Nash, Derrick Rose, Marc Gasol e Kobe Bryant; poi Brook Lopez all’inizio di questa settimana, e Russell Westbrook e Al Horford Venerdì.

Tuttavia anche se sembra una stagione storica per gli infortuni di giocatori talentuosi, a cui vanno aggiunti buoni cestisti come Raymond Felton e Michael Kidd – Gilchrist, secondo la NBA non c’è nessun fenomeno straordinario ed il numero di atleti out rientra nelle previsioni.

Un portavoce della lega ha infatti riferito che in base ad  un’analisi preliminare degli infortuni “significativi”, ossia quelli che costringono un giocatore a perdere 10 o più gare, c’è trend simile rispetto agli ultimi cinque anni per i due mesi di gioco.

Quando diverse superstar si fanno male, come Rose , Bryant e Westbrook , può dare l’impressione che le cose sono peggiori di quello che realmente sono. Da questo punto di vista la stagione 2010-11 è stata una delle più negative. Andrew Bynum , Yao Ming , Joakim Noah, Shaquille O’Neal, Brandon Roy, Anderson Varejao e David West lo sanno bene.

Los Angeles Lakers v Golden State Warriors

Ma al di là dei numeri, quali sono i motivi di questi continui stop?

“Giocano troppo sin da giovani”, hanno detto molti esperti, tra cui Veney e Lancaster. “L’intero movimento AAU fa si che sovraccarichino i loro fisici già in tenere età. Inoltre per via dei numerosi viaggi e delle competizioni anche giovanili, non si preparano adeguatamente sul piano fisico e gli allenamenti sono sempre meno.”

Un altro aspetto è che molti allenatori sia delle squadre NBA che di quelle in D-League, sono ex giocatori che non hanno un grande rispetto per una formazione di qualità e per degli allenamenti fisici.

Pensano che i giocatori abbiano doti naturali tali che abbiano bisogno solo di correre attraverso i fondamenti e sedute di tiro. Poi ci sono gli allenatori emergenti che seguono delle innovazioni e credono di poter abbinare ad allenamenti più efficaci ed efficienti sempre tramite palla. La NBA è in un momento molto interessante in questo momento a livello si sperimentazione, ma a volte le conseguenze le pagano i giocatori.

Lancaster ritiene che l’aumento degli infortuni sia anche dovuto all’allenamento inadeguato durante la offseason. I giocatori si limitano a non ingrassare e stare fermi, piuttosto che tenersi in continuo allenamento, tanto da subire “uno shock per i loro corpi quando ritornano all’azione intensa.

In questo senso, un esempio assoluto è forse il numero 1 dell’intera lega, LeBron James. The Chosen One è visto come il giocatore più atletico che ci sia. La sua forma subisce raramente dei cali evidenti, ed inoltre, per il numero di contatti a gara che subisce, occorre dire che salta poche gare. Tutti parlano delle sue naturali doti biologiche, sottovalutando le sue regolari sedute di stretching e la continuità di allenamento anche durante la offseason. L’ennesima dote in cui il #6 di Miami può essere da esempio per molti atleti NBA.

Lebron James Stretching