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Il patron dei Timberwolves è convinto: “Il vero affare lo abbiamo fatto noi!”

Il patron dei Timberwolves è convinto: “Il vero affare lo abbiamo fatto noi!”

Qui Minneapolis, i tifosi dei T-Wolves in queste ore vivono emozioni contrastanti: da una parte la delusione e la sensazione di essere stati traditi per l’abbandono del loro uomo franchigia Love, volato a Cleveland, dall’altra l’esaltazione e la curiosità di vedere all’opera una squadra praticamente rivoluzionata in questa offseason con gli arrivi di Wiggins, Bennett dai Cavs e Young dai Sixers.

Emozioni condivise anche dal proprietario dei Timberwolves Glen Taylor, che ha rilasciato dichiarazioni al veleno nei confronti della sua ex-superstar. Ecco le dichiarazioni:

“Non so se Kevin abbia fatto la scelta giusta per la sua carriera, certo è andato a formare un trio formidabile ai Cavs con LeBron e Kyrie, ma sarà solo la terza stella e non la superstar che era qui da noi… Sarà una squadra votata all’attacco e nel difendere credo che avranno molti problemi dato che, James escluso, Irving e Love non sono dei grandi difensori e proprio Kevin è molto incline a commettere falli. Posso esprimere infine delle perplessità riguardo il suo stato fisico, noi lo conosciamo bene e sappiamo che forse probabilmente non potrà garantire un rendimento di alto livello per tutta la durata del suo contratto che se non erro dovrebbe essere di cinque anni. Posso essere solo soddisfatto di questa trade che ci ha permesso di portare a casa un potenziale fenomeno come Wiggins, un’uomo affidabile come Young da Philadelphia e sono convinto che anche Bennett troverà qui la sua dimensione. Diventeremo una grande squadra entro i prossimi 2-3 anni!”

Parole poco generose nei confronti di Kevin Love, dettate sicuramente dall’alchimia interrotta dallo stesso Love con la franchigia del Minnesota, ma forse c’è del vero nelle dichiarazioni di Taylor; aver puntato su un progetto nel lungo periodo con l’arrivo di Wiggins soprattutto, intorno al quale creare una realtà vincente potrà rivelarsi la mossa giusta. Al contrario se Love fosse rimasto le ambizioni dei Wolves sarebbero rimaste relegate a quelle delle ultime stagioni.

E se il vero affare l’avesse fatto davvero Minnesota?

Giuseppe Viggiano  @Giusev7