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L’ultima idea di mercato dei Lakers

L’ultima idea di mercato dei Lakers

Dire che i Los Angeles Lakers si stanno muovendo sul mercato con grosse difficoltà, sarebbe davvero ovvio. I californiani hanno praticamente fallito ogni obiettivo maggiore, firmando poi Boozer, più per portare un nome noto che per convinzione tecnica. Anche la storia del tecnico è durata più a lungo del previsto, prima che si risolvesse definitivamente. La situazione insomma, non sembra rosea.

Byron Scott head coach Lakers

Sei anni fa, Michael Beasley era uno dei migliori giovani giocatori di basket del pianeta, un mix di dimensioni fisiche e capacità di segnare che faceva gola a qualunque franchigia.

Al tempo stesso i Los Angeles Lakers erano in una posizione simile, una squadra in crescita pronta per iniziare una nuova era di successi ad Hollywood.

Ora, a metà decennio di distanza i tempi sono notevolmente cambiati. I Lakers hanno invitato Beasley ad un loro allenamento, forse in previsione di offrire un contratto di un anno al giocatore. Ma se un passaggio di Beasley ai gialloviola sarebbe stato un incontro tra due eccellenze nei rispettivi campi sei anni fa, ora appare più un farsi compagnia tra due nostalgici dei tempi che furono.

Un rapporto di necessità, di convenienza, in cui si sta insieme perchè si deve, perchè altrimenti si rimarrebbe soli.

Michael Beasley

Accantonando paragoni sentimentali, occorre ricordare che solo pochi mesi fa, i Lakers stavano ancora parlando di un grande gioco e puntando gli occhi verso free agents come LeBron James e Carmelo Anthony. 

La realtà che è uscita fuori è però semplice: Los Angeles non è mai stata realmente una seria pretendente per questi giocatori, specialmente col contratto pesante di Bryant a libro paga.

Da quando è andato via Howard, Bryant ha potuto firmare un contratto molto remunerativo, di fatto impedendo quell’agilità finanziaria per rifondare il team. Invece di una star, nell’offseason abbiamo visto arrivare a LA Jeremy Lin.

Jeremy Lin trade

Questo non vuol dire che tutto è perduto, ma fintanto che un Kobe sulla via del tramonto prenderà così tanto, sarà difficile rifondare in tutto e per tutto. E qui entra in gioco Beasley, che rappresenta la classica scommessa. Il giocatore che con un po’ di sorte può diventare il turning point della stagione, lo steal of the free agency.

Scelta assoluta numero 2 nel draft 2008, Beasley ha giocato per gli Heat la scorsa stagione, con una media di 15,1 minuti, in oltre 55 gare. Nonostante delle buone medie, non ha destato molto interesse; l’allenamento con i Los Angeles Lakers è una delle prime voci che lo riguardano, pertanto il suo destino appare segnato. Le cose possono sicuramente cambiare da qui in avanti, ma Beasley ed i Lakers, come due protagonisti di un rapporto di convenienza, hanno troppo bisogno l’uno dell’altro.