Google+ Lo sapevi che...Minnesota e Kevin Love
Lo sapevi che…Minnesota e Kevin Love

Lo sapevi che…Minnesota e Kevin Love

Lo sapevi che…

Kevin Love due anni fa aveva fatto intendere che il suo tempo a Minnesota era terminato. Love, voleva un ruolo da giocatore franchigia ai Timberwolves tanto da chiedere un contratto da 5 anni a 80 milioni di dollari complessivi, ma il front office dei Wolves non era pronta ad accontentarlo. “Volevo i cinque anni? Naturalmente! E’ qualcosa che mi meritavo, ma alla fine un contratto di 4 anni è sempre importante”.

I Lupi secondo le fonti avevano rifiutato di aggiungere il quinto anno nel contratto di Love. Il General Manager David Kahn aveva messo nella mani del ragazzo californiano un contratto da prendere o lasciare e Love a quel punto spalle al muro decise di firmare. A distanza di quasi due anni l’inchiostro sul nuovo quadriennale da 62 milioni dollari si è asciugato e Love sta conducendo i suoi nella Western Conference con prestazioni sensazionali. Anche se…

“Io non conosco chi dice che un giocatore sia una star, ma credo che Love non lo sia perchè ancora non ci ha portato ai playoffs”, ha sottolineato il proprietario dei T’Wolves Glen Taylor.

A causa degli insuccessi dei Timberwolves che non raggiungono i playoffs dalla stagione 2003-04 Love e il suo agente Jeff Schwartz hanno insistito affinché l’ultimo anno di contratto dei quattro fosse a discrezione del centro All-Star. Detto, fatto. Kevin Love potrà diventare un unrestricted free agent tra due anni e valutare il mercato nella stagione 2014-2015.

E questo è quello che molto probabilmente accadrà. Dopo l’infortunio alla mano dello scorso anno che lo ha costretto a saltare quasi 20 partite di regular season e dopo essere stato criticato per questo infortunio, Kevin Love finalmente è sano e sta giocando la miglior stagione della sua carriera, tanto che la franchigia di Minnesota si trova al decimo posto a sole due vittorie da un posto per i playoff. Il 2015 è piuttosto lontano e vista la stagione dei T’Wolves i fans per il momento hanno sostituito la paura di un eventuale partenza della propria star con una sensazione nuova: l’eccitazione di poter tornare a distanza di 10 anni, finalmente, ai playoff.