UTAH – Se la stagione regolare fosse iniziata dopo l’All Star Game 2015, gli Utah Jazz di coach Quin Snyder sarebbero tra le grandi di Ovest ed in piena corsa per i Playoff.

Purtroppo per loro non è così e probabilmente non lo sarà al termine della stagione regolare, perché i Jazz prima della pausa per la manifestazione di NY e Brooklyn erano quasi in crisi totale. 19-34 era il record con cui stava viaggiando Utah e dopo aver perso una pedina importante come Alec Burks tutto sembrava ancora più complicato.

burks

Sul mercato i vertici della società non si sono mossi per nulla, anzi hanno ceduto Enes Kanter e Steve Novak agli Oklahoma City Thunder; il primo doveva essere rimpiazzato da Perkins, ma il veterano ex Boston Celtics ha preferito sposare il progetto dei Cleveland Cavaliers.

Ed ecco che quando tutto sembra perso, scatta quella cosiddetta molla che ti permette di reagire alle difficoltà, di pensare positivo e di risalire la china piano piano. Ed è proprio lavorando che gli Utah Jazz sono usciti dalla crisi e sono riusciti ad inanellare sette vittorie nelle ultime dieci partite (tra le vittime anche Spurs e Blazers che sono caduti a Salt Lake City).

Stanotte andavano di scena al FedEx Forum di Memphis, campo sempre più caldo nella NBA odierna. Risultato? 93-82 e terza vittoria consecutiva. La squadra di coach Snyder è stata super nel sfruttare le assenze (importanti) di Zach Randolph, Beno Udrih, Vince Carter e Tony Allen, uomini cardine nello scacchiere di coach Joerger e si sono imposti soprattutto grazie ad un fantastica doppia doppia di Rudy Gobert, 15 punti e ben 24 RIMBALZI!

Atlanta Hawks v Utah Jazz

Ed è proprio per il francese classe ’92 che andremo a spendere due paroline. Proprio lui, nonostante i dubbi di molti tifosi, si è preso il posto in quintetto che era del turco Enes Kanter e da quando è lì sono arrivate solo gioie per il suo allenatore, ma anche per i più dubbiosi.

Il centro da Saint-Quentin fu selezionato al Draft NBA 2013 alla 27esima scelta assoluta dai Denver Nuggets che, però, lo scambiarono in fretta con Erick Green. Nel luglio 2014 i Jazz lo spedirono in D-League.

gobert

Da quando è tornato a Utah, dopo l’esperienza comunque formativa agli Bakersfield Jam, pian piano il ragazzo di 216 cm si sta prendendo la scena. Grazie alle sue disumane potenzialità fisiche è davvero in grado di essere una macchina da rimbalzi e se aggiungete l’enorme abilità difensiva, ci troviamo davanti ad un possibile grande leader per il futuro.

 

Rudy Gobert a soli 22 anni ha già fatto dimenticare Enes Kanter.

State certi che ne sentiremo ancora parlare, in fondo chi ben comincia è a metà dell’opera….

Niccolò Pascale