La passata stagione i Golden State Warriors hanno portato a casa 67 vittorie nella regular season e poi il titolo NBA, Oltre che dal talento cristallino di Stephen Curry, talento che lo ha reso l’MVP della stagione regolare, la fantastica stagione dei Warriors è da attribuire anche alla versatilità di ragazzi come Klay Thompson, Draymond Green e soprattutto Harrison Barnes.
Barnes è il quarto ragazzo del roster per ordine di importanza, ma è stato anche il giocatore che più si è migliorato, dopo essere stato uno dei talenti più sottovalutati provenienti dalla high school. Infatti alla North Carolina sotto la guida di Roy Williams, ha richiesto più tempo del previsto prima di far uscire il suo talento e la sua produzione. La stessa cosa è successo a livello NBA.
Nei suoi primi due anni nella Lega, guidato da Mark Jackson, Barnes ha avuto una media di 10 punti a partita, con il 43.9% dal campo nella stagione rookie e il 40% durante la sua seconda stagione. Nel terzo anno, con il nuovo allenatore Steve Kerr, la sua difesa è stata di un altro livello così come le sue percentuali dal campo (48.2%) e da dietro l’arco (40.5%). Con così tanta attenzione per Steph e Klay nella postseason, sono stati Barnes e Andre Iguodala a spingere Golden State al successo finale.
Ora, dopo aver vinto il miglior premio che un giocatore NBA possa vincere durante la sua carriera, ossia il famosissimo Larry O’Brien Trophy, Barnes non ha intenzione di andare da nessuna parte, nonostante un incombente free agency che gli spalancherà le porte la prossima estate.
“Voglio dire, abbiamo appena vinto un campionato. Certo che mi piacerebbe restare in questo gruppo per gli anni avvenire”.
I Warriors sono rappresentati da un solido gruppo di giovani: Barnes ha 23 anni, Curry è 27enne, Thompson e Green sono 25enni. Gli ultimi 3 sicuramente non andranno da nessun’altra parte, se non Golden State, mentre con Barnes i Warriors hanno tempo fino a novembre per estendere il suo contratto. Tuttavia se ciò non dovesse accadere, la franchigia di Oakland avrà comunque il diritto di pareggiare qualsiasi offerta per la propria ala piccola, visto che Barnes diventerebbe un restricted free agent. In questa situazione però il front office di Golden State potrebbe rischiare di dover sborsare molti più soldi del dovuto per trattenerlo, compromettendo la loro flessibilità finanziaria.
Barnes potrebbe diventare il secondo giocatore di un team di alto livello, quindi la domanda da porsi è se a Barnes piace questo ruolo che ha attualmente ai Warriors oppure se vorrebbe avere la possibilità di dimostrare di essere un’autentica superstar.
Se vuole rimanere e mantenere il suo ruolo, Barnes potrebbe accontentarsi di prendere meno soldi, ma nel business della NBA nulla è garantito. Da quello che trapela da oltreoceano sembra abbastanza chiaro che sia Barnes che il team vogliono la stessa cosa, e quindi ci aspettiamo la firma sul nuovo contratto entro la scadenza del prossimo novembre.