Una delle tante storie con un lieto fine, quella di Hakeem Olajuwon, che dall’Africa, precisamente da Lagos in Nigeria, è arrivato in NBA lasciando un segno indelebile nella storia di questo sport. La prima scelta del Draft del 1984 ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ESPN, parlando del basket africano passato, presente e futuro.
Hai fatto un viaggio straordinario. Quanto è stato facile o difficile, guardandoti indietro ora, fare quel viaggio dalla Nigeria alla NBA?
“Oggi, l’influenza e l’impatto che ho avuto, essendo stato uno dei pionieri, sono molto importanti… tutti gli allenatori universitari stanno cercando giocatori in tutto il mondo, specialmente in Africa, per trovare giocatori talentuosi come me e [Dikembe] Mutombo. Ora l’NBA sta costruendo centri “NBA AFRICA” per trovare giocatori. Quando giocavo in Nigeria, era tutto il contrario. Avevamo un allenatore – il suo nome era Christopher Pond – ed allenava la squadra della Repubblica Centro-Africana nel Campionato Africano. Abbiamo giocato contro di loro, e dopo la partita è venuto da me e mi disse di andare negli States. Ed ha organizzato lui il mio viaggio per gli U.S.A.”
Il sistema di scouting non era funzionale nel modo in cui lo è ora. Ti senti fortunato ad aver avuto la possibilità di andare a giocare in un college negli Stati Uniti, che poi ti ha aperto le porte dell’NBA?
“Decisamente. Era destino che accadesse. Se ci si guardasse indietro… la gente potrebbe pensare che fosse stata una fiaba, che non fosse molto reale. Ecco perché dico che era un sogno, non realtà. Perché tutto è finito così bene. E molti giovani giocatori [dall’Africa] sono ora nella NBA. Guardi le loro storie. È lo stesso. Hanno letto la mia storia e sono stati ispirati da essa. E anche la consapevolezza del basket in Africa ora è più grande.”
Lei è stato coinvolto nel lancio dell’iniziativa Power Forward in Nigeria nel 2014 e nel Senegal c’è un’accademia. Questa infrastruttura ora è in grado di sviluppare giocatori africani che potrebbero direttamente giocare in NBA?
“Questa è la speranza del commissario NBA. Ora, in questo modo, c’è un’accademia in cui si possono sviluppare giocatori attraverso l’istruzione e il basket. E non solo nel Senegal, ma da tutta l’Africa. Questo è un ottimo feed per la NBA in futuro.”
Sei stato coinvolto nella prima esibizione di NBA Africa. Quanto è stato speciale vedere tutti questi grandi giocatori tornare nella loro terra natia?
“Era qualcosa che non credevo di vedere durante la mia vita. Non avevo intenzione di giocare in quella partita e tutti dicevano: ‘Devi giocare almeno per un minuto, solo per farti vedere giocare dal vivo dal pubblico’. Era magico.”
Ci sono un sacco di grandi giocatori africani nella NBA, chi per te si distingue dagli altri?
“Adesso, direi Joel Embiid. Mi piace il suo carisma. È talentuoso, molto sicuro di sè, gioca un basket fantastico. [Serge] Ibaka ha avuto un enorme impatto. [Victor] Oladipo anche. E pure [Giannis] Antetokounmpo – di origini nigeriane. Il suo stile di basket e la sua crescita sono fantastici.”
Ci sono molti giocatori di estrazione nigeriana: prima, seconda, terza generazione. Potrebbe essere una buona nazionale se tutti dicessero: “Giocheremo per loro”.
“Decisamente. Ma il problema è che quando metti insieme una squadra nazionale e tutti sono fuori dal paese, non stai dando ai ragazzi locali un’opportunità. Quindi è bene avere un mix dove hai sia ragazzi locali che hanno lavorato duramente per la squadra, sia l’esperienza di cinque o sei ragazzi dagli Usa. Allora tutti ne trarrebbero beneficio.”
Credi che, un giorno non lontano, il nuovo Jordan, il nuovo LeBron, arriverà dritto dall’Africa?
“Credo in Antetokounmpo. Guarda il suo stile di pallacanestro, il suo gioco. Ha tanti vantaggi in termini di lunghezza, la sua abilità principale.”
Tu vieni da un’epoca di centri back-to-basket. Ora i lunghi giocano fuori.
“Se giocassi oggi, non tirerei da 3. Avrei sfruttato il mio vantaggio in post. Il mio stile di basket è in realtà quello che sempre giocato. Se ho un vantaggio di dimensioni, gioco all’interno. Se hai un vantaggio di dimensioni rispetto a me, gioco fuori. Devi essere in grado di giocare in entrambe le situazioni. Per essere un giocatore completo, è necessario sfruttare le tue opportunità. Se sei un lungo, dovresti giocare nel post. E se si riceve la palla fuori, si dovrebbe essere in grado di sparare un tiro per essere un giocatore completo.”