Anthony Davis e i New Orleans Pelicans hanno trovato un accordo: quinquennale da 145 milioni di dollari, che partirà dalla stagione 2016-2017, dopo che scadrà l’ultimo anno del suo contratto da rookie, che gli garantirà “solo” poco più di 7 milioni di dollari. Spiccioli.

E se questo vi sembra poco, grazie a una clausola del CBA (Collective Bargaining Agreement, il contratto tra l’NBA e l’Associazione dei Giocatori) potrà guadagnare ancora di più. Più precisamente, tra il 25% e il 30% del salary-cap totale dei Pelicans se riuscirà ad ottenere uno dei seguenti obiettivi, prima che cominci la suddetta estensione:

starter, votato dai fan, nel suo secondo All-Star game.

– il premio di MVP.

– la seconda apparizione nell’All-NBA team.

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Alla sola quarta stagione in NBA, si è già affermato come uno dei giocatori più dominanti della Lega: per la seconda stagione consecutiva, è stato primo per stoppate; ha chiuso la stagione con l’efficienza offensiva superiore a 30, cosa riuscita a gente del calibro di Michael Jordan, Wilt Chamberlain, Shaquille O’Neal e pochi altri; è stato l’unico giocatore a segnare almeno 20 punti, con 10 rimbalzi e due stoppate, tirando con almeno il 50% dal campo.

Alvin Gentry, nuovo coach dei Pelicans, gli ha chiesto di continuare a lavorare per migliorare il suo tiro dalla distanza, in modo da poter sfruttare Davis su entrambe le metà campo nel suo sistema uptempo dai ritmi elevati. Le richieste di Gentry spingerebbero il lungo a migliorarsi ulteriormente. Questo, insomma, non sarà di certo l’ultimo mega-contratto che firma.