La stagione è ai blocchi di partenza, stanotte si comincia con Hawks-Pistons, Bulls-Cavaliers e Warriors-Pelicans, e le squadre hanno dovuto sfoltire i propri roster in vista della roster deadline. Vediamo cosa è cambiato.
Iniziamo dalla Eastern Conference, dove i New York Knicks si sono liberati di Thanasis Antetokounmpo, Travis Trice e dell’ex-Siena DaJuan Summers; sempre restando nella Grande Mela, i Nets hanno tagliato Chris Daniels, Quincy Miller, Justin Harper, Dahntay Jones e Ryan Boatright, il quale si accaserà alla squadra di D-League affiliata ai Pistons.
Hanno lasciato Boston Perry Jones III (arrivato da una trade con OKC) e Corey Walden; per concludere l’Atlantic Division, i Raptors hanno tagliato Shannon Scott, Axel Toupane, Michale Kyser e Ronald Roberts, dopo una non brillantissima preseason; i Sixers, invece, hanno rilasciato ben 5 giocatori nell’ultimo giorno disponibile:Furkan Aldemir, Scottie Wilbekin, Pierre Jackson, J.P. Tokoto e Jordan McRae.
Spostandoci più a sud, gli Heat hanno tagliato John Lucas III, Keith Benson, Greg Whittington e l’undrafted Briante Weber; a Orlando invece è dovuto partire il solido lungo Greg Stiemsma. Per quanto riguarda gli Hornets, a lasciare la franchigia sono stati il veterano Damien Wilkins, Jason Washburn, Elliot Williams e Sam Thompson. I Wizards hanno rilasciato Ish Smith (nonostante le buone cose fatte a Phila), Josh Harrellson, Jaleel Roberts, Toure Murry e Jaron Johnson.
I vice-campioni NBA di Cleveland, ancora una volta a caccia del titolo, hanno deciso di tagliare Quinn Cook, fresco di titolo NCAA con Duke, Dionte Christmas, Jack Cooley e Austin Daye, figlio del grande Darren che ha illuminato i campi italiani prima a Pesaro e poi a Siena. A Detroit hanno fatto le valigie Cartier Martin, Adonis Thomas e Jordan Bachynski, oltre alla ex-stella dei Pacers Danny Granger (tra gli ultimi tagli effettuati dalla franchigia), mentre in casa Bulls coach Hoiberg ha fatto fuori (in senso metaforico, ovviamente) Jordan Crawford e Marcus Simmons.
A Indianapolis c’è voglia di ripartire con il ritorno di Paul George e a lasciare i Pacers sono stati Kadeem Jack e l’ex-Syracuse C.J. Fair, oltre a Toney Douglas, esclusione dell’ultimo minuto. Per concludere la Eastern, i Bucks hanno tagliato Josh Powell, Marcus Landry e il messicano Jorge Gutierrez.
Passando ad Ovest, anche la Western Conference regala alcuni nomi noti che hanno dovuto abbandonare le proprie squadre. Il più illustre tagliato di questo prestagione è probabilmente Jimmer Fredette, che si pensava potesse dare il suo contributo agli Spurs, mentre invece è stato costretto a fare le valigie insieme a Youssou Ndoye, Keifer Sykes e l’ex-Barcellona Deshaun Thomas.
L’ex-Varese Yakhouba Diawara invece ha dovuto lasciare i Grizzlies, insieme a Alex Stephenson, Lazeric Jones, Sampson Carter e Ryan Hollins. A Houston hanno salutato l’iraniano Arsalan Kazemi, Joshua Smith, Jeremy Tyler, Chris Walker, Will Cummings e Denzel Livingston, quasi tutti giocatori undrafted nel 2015.
Un altro nome costretto a far le valigie è Samuel Dalembert, centro haitiano fresco di taglio da parte dei Mavericks, con Tu Holloway, Jamil Wilson e Brandon Ashley ad accompagnarlo; volti noti al pubblico italiano hanno salutato New Orleans: i Pelicans infatti hanno tagliato Jeff Adrien, Bo McCalebb e Chris Douglas-Roberts (visti rispettivamente a Treviso, Siena e Bologna sponda Virtus), firmando – come accennato – Ish Smith, appena rilasciato dagli Wizards.
I Nuggets hanno tagliato Oleksiy Pecherov, Devin Sweetney e l’ex-Arizona Nick Johnson, in lotta fino con Erick Green per l’ultimo spot del roster; con il taglio di Johnson, non è rimasto nessun giocatore ottenuto dalla trade di Lawson. Nessuna grande novità per i Thunder, dove sono stati tagliati Michael Cobbins e Mustapha Farrakhan, che meno di una settimana fa avevano firmato dei non-garantiti; a Portland, i Trail Blazers hanno rinunciato a Omari Johnson e Phil Pressey, che si è subito accasato ai Jazz; a lasciare Salt Lake City, invece, sono stati Treveon Graham e Bryce Cotton, che non è riuscito a trovare una sua dimensione in NBA dopo quattro ottimi anni a Providence. I Timberwolves hanno tagliato Kleon Penn, Lorenzo Brown e Nick Wiggins, fratello maggiore di Andrew.
A fare i conti con la roster deadline in casa Clippers è stato il veterano Chuck Hayes, durato poco meno di due mesi a Los Angeles; a lasciare gli Warriors invece sono stati Chris Babb, Jarell Eddie, Chris Udofia e Xavier Henry, che aveva impressionato tutti ai Lakers nonostante la disastrosa stagione di due anni fa. Per concludere, i Kings hanno rilasciato David Stockton, figlio del grande John, i Suns hanno tagliato Henry Sims e i Lakers Jabari Brown.
Sono stati completati quindi i roster per questo inizio di stagioni, pronti però ad essere modificati in corsa, tra tagli improvvisi, contratti di 10 giorni e scambi, che ci terranno impegnati fino al 18 Febbraio, giorno della trade deadline.