Con soltanto 6 partite rimaste da giocare e 8 sconfitte nelle 76 già giocate, gli Warriors si stanno avvicinando sempre di più a battere, o quantomeno pareggiare, il record che agli occhi di tutti sembrava imbattibile, ovvero l’incredibile 72-10 con il quale i Bulls di Jordan e Pippen chiusero la regular season 1995/96.
Ovviamente il dibattito su quale squadra sia più forte è tanto infinito quanto inutile, in quanto le squadre appartengono a due epoche diverse, affrontano avversari diversi e giocano un basket diverso.
Tuttavia nessuno vuole rinunciare ad un record, soprattutto a quello che, almeno sula carta, decreta quale sia la migliore squadra di sempre (in regular season, per quanto riguarda i Playoff il discorso è ben diverso): ed è per questo che proprio Scottie Pippen, Hall of Famer e membro quantomai fondamentale di quei plurititolati Bulls, ha risposto così alla domanda postagli da Seton O’Connor per il “The Dan Patrick Show” riguardo ad una ipotetica serie di Playoff tra i Bulls ’95/’96 e gli Warriors ’15/’16:
“Bulls in four”
Secondo Pippen quindi, i suoi Bulls riuscirebbero a chiudere la pratica Warriors in 4 partite, lasciando Steph e compagni senza neanche una vittoria. Pippen ha inoltre spiegato che in difesa Jordan si sarebbe occupato di Klay Thompson, mentre lui avrebbe difeso Steph Curry, lasciandolo, a detta sua, addirittura sotto i 20 punti:
“Credo che con la mia statura sarei riuscito ad infastidirlo (Curry) almeno un po’”
Molto duro quindi Scottie nei confronti della squadra allenata dal suo ex-compagno ed amico Steve Kerr, che in caso di record batterebbe da allenatore sé stesso giocatore. Riusciranno i Warriors ad ottenere più vittorie degli storici Bulls di Jordan? Oppure il record rimarrà nella Windy City? Lo scopriremo tra poco più di una settimana, il 13, quando Golden State giocherà l’ultima partita della stagione con i Grizzlies.
Questo record decreterà quale sia la squadra migliore di sempre? No. Per quanto si possano analizzare statistiche di vario tipo, nessuno potrà mai dare una risposta certa, ed è giusto così: lasciamo perdere le comparazioni ed apprezziamo la grandezza di queste grandi squadre, di questi grandi giocatori e di questo magnifico sport.
Andrea Radi