Il front-office dei Bulls è stato fin troppo chiaro:

Probabilmente non saremmo qui se avessimo vinto un titolo

E così, senza grosse sorprese tra gli addetti ai lavori, i Bulls hanno licenziato coach Tom Thibodeau. I contrasti con la dirigenza erano ormai ben noti a tutti, e si trattava solo di capire quando ciò sarebbe successo.

Tom-Thibodeau-Bulls-2

In tal senso, dunque, fatale è stata la sconfitta nella serie contro i Cleveland Cavaliers. Mentre questi ultimi iniziavano la serie con l’infermeria piena, Chicago aveva finalmente un Derrick Rose in salute ai Playoffs, ma non è stata brava a sfruttare l’occasione. Contestato a Thibodeau, tra le altre cose, il minutaggio riservato allo stesso Rose e a Noah, reduci da due infortuni: il coach non ha risparmiato loro neanche un secondo, mentre il front-office voleva un approccio più cauto e, soprattutto, un attacco più fluido che potesse ben affiancare la solida difesa della franchigia.

Ad ogni modo, chiuso il capitolo-Thibodeau, iniziano i pronostici sul suo successore. Voci dicono che sia Fred Hoiberg (coach di Iowa State) il candidato principale alla panchina rimasta vacante: ex-giocatore dei Bulls, ha un buon rapporto con vari membri del front-office di Chicago. Anche Minnesota era interessata a Hoiberg, ma non sembra impossibile battere la concorrenza dei T’Wolves. Il nuovo coach, comunque, porterà grandi cambiamenti alla squadra e – più nello specifico – ai giocatori. Una transizione delicata ma, a quanto pare, necessaria.

NCAA Men's Basketball - Iowa State Open Practice

D’altra parte, per Thibodeau non dovrebbe essere difficile “rimpiazzare” i Bulls. I Pelicans e i Magic sono sulle sue tracce. Per i primi, le alternative potrebbero essere Alvin Gentry o Jeff Van Gundy; per i secondi, Scott Skiles. Senza voler mancare di rispetto a nessuno dei tre, anche in questo caso la concorrenza non è spietata, per usare un eufemismo. In bocca al lupo, Tom!