Terrence Jones è ufficialmente un giocatore dei Qingdao Eagles, squadra militante nella Chinese Basketball Association. Le parti, come dichiarato dal noto giornalista di ESPN Adrian Wojnarowski, hanno trovato un accordo annuale per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni di dollari.
Se così fosse, restano ignoti i motivi che hanno spinto l’ala forte da Kentucky ad accettare un contratto con un valore praticamente identico a quello del minimo salariale NBA. Ancor più strano se si pensa che i rumors NBA dei giorni scorsi davano per fondate le voci di un interessamento nei suoi confronti da parte di ben quattro franchigie: Brooklyn Nets, Detroit Pistons, Toronto Raptors e Charlotte Hornets.
Quello che è possibile presupporre è che, molto probabilmente, il venticinquenne nativo di Portland non ha ritenuto stimolanti i progetti che gli sono stati proposti dalle suddette squadre NBA, ed abbia voluto trovare le giuste motivazioni con un progetto che lo vedesse protagonista, andando ad affrontare una stagione nella sempre più emergente associazione di basket cinese.
Nel corso della sua carriera Terrence Jones protagonista già lo è stato, avendo fatto parte di quei Kentucky Wildcats di Anthony Davis, vincitori del titolo NCAA della stagione 2011/2012, e considerati da molti addetti ai lavori come una delle migliori squadre di sempre di basket collegiale (Fab Five della University of Michigan permettendo…). In quella stagione Jones aiutò i suoi a vincere il titolo viaggiando a medie di tutto rispetto, con 12,3 punti, 7,2 rimbalzi, 1,8 stoppate, 1,3 assist e 1,3 palloni rubati con il 50,0% dal campo (32,7% dalla lunga distanza) in 29,3 minuti di impiego. Giusto per capire il contesto in cui Terrence Jones si è formato, basti pensare che nel Draft NBA del 2012, oltre al suddetto Jones (scelto alla #18 dagli Houston Rockets), vennero selezionati da quegli stessi Kentucky Wildcats ben altri 5 giocatori: #1 Anthony Davis, #2 Michael Kidd-Gilchrist, #29 Marquis Teague, #42 Doron Lamb, #46 Darius Miller.
All’inizio della sua carriera NBA Terrence Jones era sembrato ritagliarsi un ruolo importante all’interno degli Houston Rockets di coach Kevin McHale, soprattutto a partire dalla sua stagione da sophomore, quando nella città texana approdò dai Los Angeles Lakers (e non senza polemiche…) Dwight Howard. Le caratteristiche di Jones, infatti, sembravano perfette per completare quelle del centro nativo di Atlanta, sulla falsa riga di quanto aveva fatto Rashard Lewis nel periodo in cui lo stesso Howard militava negli Orlando Magic. Terrence Jones chiuse quella stagione con 12,1 punti, 6,9 rimbalzi (di cui ben 2,1 offensivi) e 1,3 stoppate di media con un ottimo 54,2% dal campo (30,7% dalla linea dei 3 punti) in 27,3 minuti disputati a partita.
Terrence Jones giocherà altre due stagioni con gli Houston Rockets, senza tuttavia ripetere le buone cose fatte nella sua stagione da sophomore (anche a causa di qualche infortunio di troppo). Scaricato dagli stessi Rockets, nella passata stagione si è accasato, con un contratto al minimo salariale della durata di un anno, a New Orleans, dove i Pelicans hanno provato a ricomporre l’accoppiata vincente con Anthony Davis, memori del titolo nella stagione 2011/2012 con i Kentucky Wildcats. Tuttavia, nonostante le buone cifre messe su da Jones, a stagione in corso i Pelicans decisero di tagliarlo, senza troppi complimenti, per far posto nel roster a DeMarcus Cousins. Il taglio fu sicuramente influenzato dalla pessima stagione dei Pelicans, ma anche (ancora una volta in carriera) da qualche infortunio di troppo dello stesso Jones.
Il passaggio nella lega cinese sembra per Terrence Jones l’ennesimo passo verso un lento, ma inesorabile, declino. Tuttavia, come ci insegna proprio la cultura cinese, bisogna sempre vedere il lato positivo delle cose, anche nelle situazioni che apparentemente sembrano negative: che la stagione in Cina per Terrence Jones non sia una stagione di rilancio per tentare un riscatto in NBA?