I fans dei New York Knicks sono in ansia: Carmelo Anthony, appassionato di orologi, sta contando il numero di lancette che lo potrebbero separare dalla Grande Mela. Anthony infatti in un intervista rilasciata al New York Observer ha detto che vuole diventare free agent la prossima estate, lui che aveva avuto l’opportunità di diventare free agent al termine della stagione 2010-11, ma decise di firmare il prolungamento di contratto con i Knicks.
Ora però le cose sono cambiate: “Voglio essere un free agent. Penso che ognuno in NBA abbia il sogno di essere free agent almeno una volta nella propria carriera. E’ come avere un periodo di valutazione, è come se io sono in palestra e ho tutti i coaches, tutti i proprietari e tutti i GM delle franchigie che valutano ogni cosa di quello che faccio. Si, voglio fare questa esperienza. Questo non significa che non tornerò a New York o che non voglio essere qui.”
Se Melo decidesse di fare le valigie e lasciare New York, potrebbe firmare soltanto un contratto di 4 anni a circa 96 milioni di dollari, secondo i calcoli di ESPN salary-cap e in caso di contratto max. Ma se decidesse di restare potrebbe firmare un contratto di 5 anni a 129 milioni di dollari, ed è quello che i tifosi vorrebbero, nella speranza che la sue dichiarazioni di diventare libero la prossima estate non siano altro che l’opportunità di consolidare il suo futuro con il franchise.
Ma la gente di Orlando, Cleveland e altre città americane che hanno sopportato saghe simili in passato avvertono che il denaro non è sempre tutto, quando si tratta del futuro di un giocatore di NBA.
Il 29enne nativo di New York ha voluto anche sottolineare che l’opting out presente nel suo contratto, che gli permetterebbe di uscire in anticipo dai suoi due ultimi anni di contratto con i Knicks rinunciando a circa 23.3 milioni di dollari, non escluderebbe un ritorno alla sua attuale franchigia. Dunque Anthony ha voluto lasciare tutte le porte aperte, anche se…
Lo stesso Melo ha fatto capire che le franchigie in corsa per farlo firmare sono, per il momento, solo due: i Los Angeles Lakers, pronti a far squillare ininterrottamente il suo telefono a partire dal primo luglio 2014 e i New York Knicks. La squadra di Kobe Bryant avrebbe lo spazio salariale necessario, inoltre Anthony possiede una casa a Los Angeles e sua moglie La La è un’attrice di Hollywood. Inutile dire che se decidesse di cambiare franchigia è da escludere un piccolo team, perchè vuole vincere e sta cercando di farlo capire in tutti i modi.
“Sono a New York” ha detto Carmelo Anthony giovedì, “Come ho detto, non ho pianificato di andare da nessuna parte. Alla fine della giornata non voglio andare da nessuna parte, non è mia intenzione, ma quando arriverà il momento di scegliere mi troverò davanti a tale situazione“.
Chi è molto fiducioso sulla ri-firma del suo contratto ai Knicks è il suo attuale head-coach Mike Woodson che ha detto: “Non lo vedo in partenza, questo è il mio pensiero”. Tuttavia Woodson ha voluto fare una riflessione sul fatto che il passaggio a free agent negli ultimi anni sia cambiato: con i giocatori di alto profilo che hanno creato alleanze con altre All-Stars.
Questo è l’esempio di Lebron James che ha lasciato i Cavaliers per unirsi a Wade e Bosh, o di Dwight Howard che ha abbandonato i Lakers per unirsi agli Houston Rockets di James Harden. “Ora è diverso, i giocatori sono alla ricerca di qualcosa di meglio. Il franchise Lakers è totalmente diverso da qualsiasi altro franchising, loro e i Celtics hanno la storia, quello che hanno fatto. Se fossi stato uno dei Lakers non so se avrei mai avuto il coraggio di lasciarli”.
I Knicks, che faranno ogni sforzo per trattenerlo, possono offrire un estensione di contratto a partire da febbraio. In definitiva Carmelo dovrebbe decidere tra il prendere meno per migliorare le sue possibilità di vincere il titolo NBA o prendere di più, rimanere a New York e vedere se la franchigia sarà in grado di costruirgli un team vincente.
Fortunatamente Melo non dovrebbe essere da solo questa estate nel decidere il proprio futuro, perchè c’è un certo Lebron James nella sua stessa situazione e con la stessa franchigia ad attenderlo: i Los Angeles Lakers.