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Il denaro non può essere l’origine di tutti i mali, ma i fans dei Miami Heat potrebbero essere ingannati facendogli credere il contrario. Stiamo parlando di quel denaro che renderebbe il successo dei Big-Three solo un caro ricordo.
Il primo problema è che Lebron James vuole tutti i soldi che indubbiamente merita.
“Una volta che James è soddisfatto della ricostruzione del roster che sta portando avanti Pat Riley, ha in programma di firmare un estensione di contratto massimo, o qualcosa di simile, e i suoi compagni del Big-Three hanno intenzione di seguirlo”.
Adrian Wojnarowki di Yahoo! Sport
Uno scenario dai risvolti ancora poco chiari. Quello che è abbastanza chiaro a tutti è che se Miami non aggiornerà il suo roster, James non tornerà a South Beach. Per farlo però, Miami ha bisogno che almeno una delle sue stelle prenda meno soldi. Se non lo farà James, toccherà a uno tra Wade e Bosh, ma come riferisce Wojnarowski nessuno dei tre, al momento, hanno intenzione di rinunciare a un solo milione di dollaro.
A confermare tale ipotesi, diverse fonti americane suggeriscono come quando i tre si incontrarono per discutere del loro futuro, James non suggerì a nessuno dei suoi due compagni di squadra di uscire dai rispettivi contratti e prendere meno soldi per permettere agli Heat di aggiungere altri giocatori.
La questione però resta. E cioè se Bosh e Wade possano rinunciare a qualcosa per permettere a Riley di ricostruire la rosa per la prossima stagione e puntare di nuovo al titolo. Secondo CBSSports.com possiamo già scartare il primo, o meglio il secondo, considerando Lebron, e cioè che Bosh preferirebbe stipulare un accordo quadriennale max con un altra squadra, piuttosto che tagliarsi lo stipendio.
Anche se non possiamo essere del tutto certi del pensiero di James, possiamo supporre che il suo agente, mentre lui è in vacanza, non stia perdendo tempo nell’interloquire con altri teams NBA (Rockets, Mavericks, Suns e Cavaliers). Il rischio che The Chosen One fugga da Miami sta diventando sempre più forte e ciò deriva dall’incapacità degli Heat di migliorare la rosa, soprattutto a causa delle pretese salariali di Wade e Bosh.
Non è di certo il 4 volte MVP, che ha portato la franchigia in tutte le postseason da 4 anni a questa parte, dimostrando di non essere solo il miglior giocatore di Miami, ma di tutto il pianeta, a doversi decurtare lo stipendio e se Wade e Bosh vogliono ancora lottare per il titolo con i Miami Heat e con Lebron James sanno cosa devono fare.
E’ probabile che uno di loro sia disposto a farlo. Anche perchè quelle chiamate effettuate dall’agente di Chris Bosh, per un contratto max, possono essere state fatte solo per esplorare le possibilità e gettare le basi nel caso in cui James, di ritorno dalle vacanze, non si ripresentasse a Miami.
Altre fonti suggeriscono come la decisione di Wade e Bosh di uscire dai loro ultimi due anni di contratto a 42 milioni di dollari è stata scatenata dal desiderio di aggiungere giocatori migliori al roster nel tentativo di invogliare James a rimanere a Miami. Se fosse così, significa che Wade e Bosh alla fine sacrificheranno i loro stipendi, prendendo un paio di milioncini di dollari in meno per uno, dando a Riley tra i 5 e i 10 milioni di dollari per portare a Miami qualche buon pezzo dalla free agency, vedi Luol Deng o Pau Gasol.
Ma alla fine della fiera, chi detiene il potere di riportare i Big-Three a South Beach è solo uno: Lebron James!
