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Il piano degli Heat: firmare Napier, per convincere LeBron

Il piano degli Heat: firmare Napier, per convincere LeBron

Quando i Miami Heat hanno ufficializzato lo scambio con gli Hornets ieri sera, non tutti hanno immediatamente capito il senso di quanto avvenuto. La franchigia della Florida, pur di poter arrivare alla 24esima scelta di Charlotte (non certo tra le prime), è stata disposta a dare in cambio la propria chiamata al primo giro, ossia la 26esima, più due del secondo round.
Il tutto per arrivare a Shabazz Napier.

Napier Miami Heat Charlotte Hornets

Ma perchè tutto questo movimento e scambio per una giovane guardia, si di talento ma certamente meno appariscente degli altri? Puntano davvero così tanto su Shabazz Napier?
La risposta è a metà strada. In realtà, al di là del buon prospetto che è Napier, che pure ha mostrato ottime cose con UConn con cui ha vinto il titolo NCAA, la firma del giovane è stata fatta in ottica LeBron.
Ora che è diventato free agent, gli Heat vogliono cercare di utilizzare ogni trucco possibile per convincere James a rifirmare per la franchigia della Florida.

Il prescelto qualche tempo fa, aveva elogiato Napier dopo aver condotto Connecticut al secondo titolo NCAA negli ultimi quattro anni. Pur non essendosi consultato col front office, il pensiero di James era risaputo, specialmente dopo che il numero 6 si era esposto su Twitter.

Lebron James Napiers twitter

Tra le sue prime dichiarazioni da giocatore degli Heat, Napier ha detto di sperare che il suo arrivo possa contribuire a convincere James a tornare a Miami.

Napier, che può giocare sia da guardia che da play ed è un tiratore efficace, soddisfa pienamente i requisiti che Riley preferisce, perché ha giocato quattro anni al college. Ha una media di 18 punti e ha tirato col 41 per cento da 3 punti durante la sua stagione da senior.

Dopo il termine della stagione, James aveva richiesto un miglioramento “in ogni posizione” da parte degli Heat, che sembrano volerlo accontentare in tutto e per tutto.

C’è anche chi dice malignamente che a scegliere Napier sia stato proprio LeBron, ma la smentita del presidente delle operazioni Pat Riley non ammette repliche:

“So che LeBron ha twittato qualcosa su di lui riguardo il torneo NCAA. Ma di certo non ha scelto lui; poi se LeBron ed io abbiamo lo stesso gusto nel talento, così sia. Ma lui non mi ha chiamato al telefono, o lui non ha fatto pressioni su questa scelta.”

Detto questo, questa scelta potrebbe aprire scenari interessanti: Mario Chalmers, che diventerà un unrestricted free agent la prossima settimana, con ogni probabilità verrà lasciato al suo destino, dato che Napier occuperà il suo posto.

Così facendo si potranno risparmiare dei soldi importanti per continuare l’opera di convincimento dei Big Three, ma soprattutto di LeBron. Al di là dei soldi anche la scelta del suo giocatore preferito al draft va vista in quest’ottica, perchè, se è vero che non è certo l’arrivo di un rookie ad influenzare la scelta di una superstar, è anche vero che è con dei piccoli mattoni che si costruiscono grandi edifici.