I “nuovi” Cavs continuano a crescere, quantitativamente e – soprattutto – qualitativamente. Kendrick Perkins, centro ex-OKC, ha deciso di firmare proprio con la franchigia dell’Ohio, una volta che avrà risolto con gli Utah Jazz, la squadra cui era approdato il giorno della trade deadline.

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Altra buona mossa, dunque, del GM David Griffin, per aiutare LeBron e soci in questo finale di stagione e, soprattutto, nei Playoffs.

L’assenza di Varejao aveva lasciato un vuoto difficilmente colmabile nel quintetto dei Cavs. La trade con cui è arrivato il russo Mozgov ha sicuramente aiutato a riempire quel vuoto, ma mancava comunque un un centro d’esperienza che potesse aiutare anche nello spogliatoio. Perkins, in questo senso, è il giocatore ideale, pronto a dare minuti di esperienza, intensità e tanta, tanta difesa. Ovviamente, il suo minutaggio sarà ridotto: i Cavs ultimamente hanno beneficiato dalla rotazione tra Mozgov, Love e Thompson, e Kendrick ora può essere una sorta di “assicurazione” contro un eventuale infortunio di uno dei tre.

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I Cavs, prima della deadline, hanno a lungo cercato un big-man e una point guard. Mentre Perkins soddisfa il bisogno più grande della squadra, la ricerca per una PG più affidabile di Matt Dellavedova procede a rilento. In ogni caso, ora il roster è formato da 15 uomini, quindi, eventualmente si trovasse la point guard, qualcuno dovrà salutare Cleveland. Comunque, per ora sembra che la squadra si sia rassegnata al fatto di non trovare nessuna alternativa a Dellavedova tra i free-agent disponibili, quindi il problema è quanto meno posticipato.

Ci hanno messo un po’ di tempo, ma i Cavs sembrano ora essere pronti per portare l’assalto al titolo. Nonostante gli “intangibles”, avvicinandosi ai Playoffs, preoccupino ancora lo staff, la squadra si è rinforzata abbastanza. Kendrick Perkins potrebbe essere l’ultimo pezzo del puzzle.