L’Offseason 2014 è iniziata per quasi tutte le 30 squadre NBA, eccetto Indiana, Miami, San Antonio ed Oklahoma che si stanno contendendo il titolo.
In questa parte dell’anno ci sarà chi vorrà e dovrà ricostruire, chi cercherà solo qualche rinforzo e chi avrà altri obiettivi, ma quello che è certo è che ogni franchigia dovrà risolvere almeno un grande dilemma.
Oggi passiamo in rassegna quelli relativi a cinque squadre ad Est, nei prossimi giorni toccherà alle altre.
ATLANTA HAWKS
Gli Hawks hanno dato del filo da torcere alla testa di serie numero 1 ad est, ossia Indiana. Ora su questo risultato vogliono costruire una squadra ancora più forte, ma il problema da risolvere è principalmente uno.
Al Horford tornerà dall’infortunio, ma non è la superstar a cui affidarsi che serve ad Atlanta. Con 13 milioni da spendere in free agency non ci può arrivare ad una vera stella, se poi ci si aggiunge la situazione contrattuale di Millsap, ecco il dilemma: scambiare la guardia nell’ultimo anno del suo contratto nonostante abbia fatto molto bene oppure tenerlo e prendere un giocatore di livello inferiore nella free agency?
Continue voci parlano di Millsap e Carroll a Houston in cambio di Parsons e Asik.
BOSTON CELTICS
In Massachusetts la situazione è chiara. La franchigia è in piena fase di ricostruzione. Le mosse iniziali sono state molto buone, nell’ambito di alcuni affari i Celtics si sono infatti garantiti quattro prime scelte nei prossimi cinque anni, il che riporterà Boston ai vertici. Il punto però è un altro: che fare di Rajon Rondo?
Ogni squadra lo vorrebbe con sè, ed i Celtics non sono da meno; però il contratto del playmaker scade a fine stagione, e con la squadra che non sarà competitiva potrebbe decidere di andar via. Boston non vuole perderlo a zero e deve quindi decidere se scambiarlo ora oppure tenerlo ed offrirgli un rinnovo, con il serio rischio di non ottenere nulla in cambio del suo addio.
BROOKLYN NETS
La situazione dei Nets è paragonabile a quella di un giocatore di poker: la scorsa offseason con tre assi in mano (Pierce, Garnett e Jason Terry) sono andati all-in, mettendo sul piatto il loro futuro. Una scommessa persa, poichè nonostante un finale in crescendo, Brooklyn non ha vinto il titolo ed ora si ritroverà con questi giocatori fenomenali ma usurati, con un anno in più sulle gambe, e senza alcuna prima scelta futura, avendone cedute tre a Boston.
Ora Garnett potrebbe decidere di ritirarsi pur avendo un’opzione personale per la prossima stagione, mentre Pierce è free agent. Ricostruire senza passare dal draft (per quel che riguarda il primo giro) sarà difficilissimo. Il vero dilemma per questa franchigia è da chi ripartire: Lopez e Johnson con una trade per Deron Williams?
Non si sa, quello che però sembra certo è un futuro in tono minore per Brooklyn.
CHARLOTTE HORNETS
I Bobcats, ormai prossimi al cambio nome in Hornets, vogliono costruire una buona squadra a partire dalla seconda stagione di maggior successo nella storia. Statistiche alla mano, quello che serve è qualcuno che possa essere una minaccia dall’arco. 27esimi per tentativi da 3, 25esimi per tiri segnati dall’arco, i Bobcats devono migliorare.
Lo si potrà fare scegliendo bene al draft, dove Charlotte sceglierà per 24esima, ma anche gestendo le situazioni spinose di Anthony Tolliver, Jannero Pargo e Chris Douglas-Roberts, che saranno unrestricted free agent a Luglio. La decisione da prendere è chi far rinnovare, ma soprattutto chi pescare nella free agency, specialmente considerando che gli Hornets non hanno ancora molto appeal, il che costringe la dirigenza a pagare i giocatori più del dovuto.
CHICAGO BULLS
Il problema dei Bulls, lo sanno anche i muri, è in attacco. Chicago ha un’ottima difesa, ma nell’altra metà campo, specialmente senza Rose, ha fatto davvero troppa fatica ed è uscita dai playoff.
E’ per questo che il nome di Anthony ha iniziato a circolare. Noah ha fatto pressione su di lui all’All-star game, tanto che l’ex Syracuse è rimasto intrigato da un possibile passaggio nell’Illinois, ed ha iniziato ad informarsi.
Noah però non vorrebbe perdere per strada Taj Gibson, che percepirà 8 milioni nella stagione 2014-15. Quest’evenutalità limiterebbe la capacità economica di Chicago, che anche qualora “amnistiasse” Carlos Boozer e scambiasse due prime scelte, non avrebbe quei 50 milioni necessari per Anthony nel 2014-15.
L’unica possibilità è liberarsi di Gibson. Vale la pena privarsi di un difensore eccellente per prendere un attaccante eccellente?
L’Offseason 2014 e i dilemmi di ogni franchigia 2/6 (Cleveland, Detroit, Indiana, Miami e Milwaukee)
L’Offseason 2014 e i dilemmi di ogni franchigia 3/6 (New York, Orlando, Philadelphia, Toronto e Washington)
L’Offseason 2014 e i dilemmi di ogni franchigia 4/6 (Dallas, Denver, Golden State, Houston e LA Clippers)
L’Offseason 2014 e i dilemmi di ogni franchigia 5/6 (LA Lakers, Memphis, Minnesota, New Orleans e Oklahoma)
L’Offseason 2014 e i dilemmi di ogni franchigia 6/6 (Phoenix, Portland, Sacramento, San Antonio, Utah)