NBA FINALS 2015 – Siamo soltanto a fine gara-2 delle Finals NBA ed è innegabile che LeBron James si stia prendendo gran parte della scena. Lui ed i suoi amati Cleveland Cavaliers, nella notte, hanno impattato, sorprendentemente, la serie sull‘1-1.

Perché sorprendentemente? Perché dopo un’ottima gara-1, gli uomini di coach Blatt e “coach” James, hanno perso Kyrie Irving, infortunatosi alla rotula dopo uno scontro con Klay Thompson nell’overtime.

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E allora questa defezione si è andata ad aggiungere a quelle di Kevin Love (spalla k.o. contro Boston) e Anderson Varejao (fuori gioco già da gennaio). Un incubo per tutti i tifosi dei Cavs, che da vincere la prima partita della serie, non solo si sono trovati sotto 1-0, ma hanno anche perso il loro secondo meraviglioso violino.

Tutto faceva presagire ad una passeggiata per i Warriors, chi pensava addirittura ad uno “sweep” e chi commentava dicendo che James poteva accaparrarsi al massimo una partita nella sua Q Arena. Lo stesso King James, prima di gara-2, aveva parlato di un durissimo colpo per sé e per i suoi compagni e alla domanda: “Adesso dovrai essere ancora più aggressivo?” rispondeva:

“Ho cercato di essere il più aggressivo possibile. Non è bastato! Sono rammaricato per Kyrie, non meritava un epilogo così triste, ma dobbiamo guardare avanti. Ho preso 38 tiri ma se dovesse servire, sono pronto a prenderne anche 50. Restiamo uniti e supereremo anche questa situazione apparentemente irrisolvibile”.

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La partita del #23? 39 punti, 16 rimbalzi e 11 assist. Quinta tripla doppia del Re nelle Finals disputate. Nella storia del gioco solo Magic Johnson è riuscito a fare meglio con 8, ma la carriera di Lebron di certo non finisce qui, quindi questo record sarebbe ancora migliorabile.

Non è tutto. Nella storia dei Playoffs NBA solo Oscar Robertson ha disputato 8 gare con almeno 30 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. E Lebron? Il 23 dei Cavs è a quota 7 e lo stesso discorso della statistica precedente è valido anche in questo campo.

Che tu sia un “hater” (incredibile ce ne siano ancora) o meno, bisogna ammettere che quello che sta realizzando questo ragazzo, just a kid from Akron come ricorda spesso lui stesso, è un qualcosa di semplicemente unico.

Qui sopra il video degli ultimi secondi del match e soprattutto dell’esultanza di James a fine gara. Si può notare tutta la felicità del numero 23 dopo una vittoria inaspettata, desiderata e fondamentale ai fini della serie.

Ovviamente i Warriors, nonostante la sconfitta, restano favoriti per la vittoria finale, ma Lebron James, contro di loro, sta viaggiando a 41,5 punti, 12 rimbalzi e 8,5 assist. Numeri da capogiro e anche oltre se pensiamo che sono stati messi insieme contro la miglior squadra della NBA, quella che ha perso soltanto 4 partite nella bolgia della Oracle in tutta la stagione in corso.

Lo stesso Steph Curry si è detto frustrato a fine gara 2 e possiamo compatirlo dati i numeri osceni e la battaglia contro Lebron James persa su tutti i fronti, persino nel tiro da 3, specialità della casa. L’onnipotenza logora chi non ce l’ha?

James-Curry

Chiaramente l’MVP resta l’MVP e di certo non lo si può giudicare troppo per una partita storta, ma indubbiamente dovrà rispondere ad una prestazione così sottotono.

Gara-1 e gara-2 sono ormai archiviate, ma gara-3 è ormai alle porte. L’onnipotenza di James continuerà a condizionare queste Finals? Curry risponderà con una partita monster? O Delly continuerà a limitarlo? Ora si va alla Q che darà presto queste risposte tanto attese.

Nel frattempo c’è solo un uomo al comando e, guarda caso, risponde proprio al nome di LeBron Raymone James.

Niccolò Pascale