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Se l’avventura con la franchigia della Florida pareva essere alla fine del suo percorso, ciò che è successo nelle ultime ore ha sicuramente accelerato questo processo e messo fine al sodalizio sportivo tra Greg Oden e i Miami Heat.
Infatti Oden è stato arrestato nei sobborghi di Indianapolis per violenza domestica nei confronti di una donna, reo di averla colpita alla faccia con un pugno. Non certo una bella notizia per il mondo NBA che però è già abituato ad episodi del genere, tra tutti il caso Kobe Bryant. I poliziotti che hanno proceduto al fermo riferiscono di aver trovato una donna distesa sul divano, con il viso insaguinato a causa dell’aggressione appunto del centro nativo proprio di Indianapolis.
Greg Oden, classe 88′, chiamato come prima scelta assoluta nel Draft del 2007 da Portland, ha immediatamente avuto problemi ad affermarsi tra i professionisti causa un infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la prima stagione da rookie. Ha ripetutamente cercato di rilanciarsi e l’ultimo tentativo lo ha fatto con Miami la stagione scorsa, dove però non è mai riuscito ad incidere facendo registrare medie di 2.9 punti e 2.3 rimbalzi in 9,2 minuti a partita, giocando solo 23 partite di regular season. Divenuto free-agent in questa estate cullava ancora la possibilità di potersi giocare un’ultima chance in maglia Heat la prossima stagione, ma questo dispiacevole inconvenevole, nel caso venisse confermato e accertato dalle autorità, chiuderebbe ogni spiraglio al giovane lungo.
Brutti episodi che non dovrebbero mai accadere, ledono all’immagine di questo sport e di chi lo rappresenta. Sicuramente l’NBA prenderà le distanze e infliggerà una squalifica a Oden, che nel peggiore dei casi, significherebbe addio non solo agli Heat l’anno prossimo ma anche probabilmente, addio per sempre all’NBA.
Giuseppe Viggiano
