Regola numero 1 del mercato NBA.
“Non esistono regole. Vale tutto.”
Avete letto bene, in NBA in tempo di free agency, tutto è lecito. E’ per questo che agenti e giocatori fanno il tour delle varie franchigie, è per questo che gli addetti ai lavori fissano una lunga serie di appuntamenti, incontri e chiacchierate riguardanti il futuro. Così stanno facendo anche i due free agent più ambiti: Melo e LeBron.
Per Melo si è parlato di Chicago, Houston, Lakers, Dallas e ovviamente New York, mentre per il prescelto è caccia grande. Negli ultimi giorni il suo agente Rich Paul ha incontrato chiunque, avvolgendo tutti i reporter in una trappola nella quale sono caduti in molti, anche tra i dirigenti dei vari front office.
L’agente di LeBron ha davvero partecipato ad appuntamenti anche con franchigie improbabili per il prescelto. Ma possibile che il nativo di Akron abbia così tanta confusione in testa? No, non è possibile, ecco perchè il grande bluff viene a galla.
Rich Paul, grandissimo amico ed agente di James, ha incontrato tante franchigie, comportandosi con quasi tutte allo stesso modo. Ha ascoltato senza troppa attenzione la parte in cui gli si parlava del cavallo di battaglia della sua scuderia, a meno che non si trattasse di destinazioni gradite, per poi passare al contrattacco ed offrire Eric Bledsoe, altro suo assistito, altro free agent.
In poche parole sta prendendo appuntamenti con la scusa di parlare di LeBron, per poi parlare di Bledsoe.
Bledsoe è una delle guardie più sottovalutate del campionato, la realtà dice che i Phoenix Suns non sono entrati ai playoff la scorsa stagione a causa del suo infortunio. Ha avuto una media di 17.7 punti, 5.5 assist, 4.7 rimbalzi e 1.6 palle rubate, col 47,7% dal campo, il 35,7% da tre ed il 77,2% dalla linea del tiro libero.
Nonostante il suo talento, in un mercato in cui la possibilità di prendere Melo o LeBron James offusca gli altri free agent, è ovvio che il suo agente cerchi di mantenere l’attenzione alta su di lui, specialmente perchè ravvivare l’interesse di più squadre su un proprio assistito, vuole dire guadagnare e fargli guadagnare di più, a prescindere da quale franchigia chiuda l’accordo.
Scatenare una possibile asta sul giocatore sarebbe ideale dal punto di vista di Rich Paul, e per farlo, in tempi di mercato NBA, vale la pena anche utilizzare il nome di Lebron…